2023 : Opportunità eque nel sistema educativo svizzero e il ruolo delle biblioteche
Data: venerdì 27 ottobre 2023
Orario: dalle 09.30 alle 17.00 circa.
Luogo: Haus der Religionen, Veranstaltungsraum (OG), Europaplatz 1, 3008 Bern
Lingue: Tedesco e francese con traduzione simultanea
Termine di iscrizione: 06.10.2023
Costo: gratuito per i membri. Non membri: 150.- CHF, studenti: 75.- CHF
Gli studi dimostrano chiaramente che lo status sociale e l'istruzione dei genitori sono determinanti per le opportunità educative di bambinɜ e giovani. Se hanno anche una storia di migrazione - come nel caso di gran parte dei gruppi svantaggiati - le possibilità di ottenere un titolo di studio superiore diminuiscono ulteriormente.
Negli ultimi anni, la parità e la giustizia nell'educazione è stata sempre più al centro dell'attenzione anche in Svizzera, un problema ulteriormente aggravato dalla grave carenza di insegnanti. Nonostante la mobilità sociale sia aumentata negli ultimi decenni, siamo ancora lontani dall'avere un sistema educativo con pari opportunità. Le ragioni sono molteplici: pregiudizi o atteggiamenti razzisti da parte di insegnanti, insegnanti sovraccarichi di lavoro, razzismo strutturale, mancanza di sostegno da parte dei genitori o deficit linguistici, per citarne solo alcune.
In quanto istituzioni tra l'istruzione e la cultura, le biblioteche hanno un ruolo importante da svolgere. Ecco perché quest'anno dedichiamo la conferenza d'iInterbiblio alle pari opportunità nel sistema educativo svizzero.
Formulario di iscrizione & Programma
2022 : Quand il y a de "bonnes" et de "mauvaises" cultures : les hiérarchies dans le paysage socioculturel
Nous sommes dans une phase de changement profond : les discours anti-discrimination, la critique du racisme et la diversité sont entrés dans les mœurs. Et pourtant, la société est encore loin d'être exempte de schémas de pensée racistes. Nous continuons à vivre dans une société hiérarchisée, où il y a de « vrai·es » et de « faux·sses » réfugié·es, des langues considérées « enrichissantes » et d'autres qui le sont moins, des expatrié·es bienvenu·es et des migrant·es moins bien accueilli·es [...]